San Firmano è una graziosa frazione del Comune di Montelupone. Il piccolo borgo ospita l'Abbazia dedicata al Santo patrono della Città: San Firmano.
Abbazia di San Firmano a Montelupone
Di stile romanico l'abbazia è stata edificata tra il 986 e il 992, misura 28 metri di lunghezza e 14 metri di larghezza e presenta tre navate concluse da absidi circolari.
Gli archi a tutto sesto sono sorretti da 12 pilastri (simbolo degli apostoli).
Come solito per le antiche chiese cristiane, la struttura è rivolta verso oriente.
La tradizione locale racconta che i fedeli possono trovare sollievo dai dolori alle ossa passando sotto l'arco che sostiene l'altare. Anche l'abate Teodorico, biografo di San Firmano, racconta di essere guarito dall'artrite per intercessione del Santo.
La costruzione del convento adiacente è avvenuta invece nel X secolo per volontà della “Pia Signora” dei Conti di Lornano.
Cristianesimo e Paganesimo
Avvicinandosi all'ingresso si apprezzano subito 5 figure in altorilievo:
- Cristo crocefisso il cui capo è cinto da una corona regale e non da una corona di spine
- Maddalena
- S. Giovanni
- Santa Maria Vergine con in braccio Gesù bambino
- un semplice monaco
Le figure sono state ricavate sul retro di una statua romana (ancora visibile dalla parte interna alla chiesa), una dualità segno tangibile del periodo di transizione dalla tradizione pagana alla nuova dottrina cristiana.
Il corpo di San Firmano
Sull’altare della cripta trova collocazione la statua raffigurante San Firmano, opera risalente al XV secolo, realizzata in terracotta policroma e attribuita ad Ambrogio della Robbia. Ai piedi della statua sono poste le reliquie del Santo, le cui spoglie furono rinvenute nel 1256 durante alcuni lavori di restauro.
Il corpo del Santo in passato fu sposto a causa di un crollo improvviso di una delle pareti avvenuto. Le fonti storiche così riportano usando le parole dell'abate Teodorico:
“Essendo crollata all’improvviso una parete della predetta chiesa, i monaci avendo riedificato il medesimo muro che era crollato,
collocarono il corpo di San Firmano nell’ambito della chiesa di San Giovanni Evangelista e ve lo sistemarono decentemente”.
Quando San Firmano giunse nel luogo, nel 986, la Chiesa di San Giovanni Evangelista già esisteva e ciò testimonia anche la forte influenza della cultura bizantina nel territorio maceratese.