Dai Piceni al Medioevo, passando per l'Impero Romano fino ai giorni nostri. Il territorio del Comune di Montelupone vanta una storia millenaria, a testimonianza della grande importanza culturale e artistica che la cittadina ha rivestito nel corso della storia.
Nella terra, nelle pietre, nelle mura, nel DNA di Montelupone vibra uno spirito antico che affonda le proprie radici in tempi lontani. Le tracce di queste epoche passate riecheggiano ancora oggi, epoche la cui eco risuona nitida nella cultura e nelle tradizioni della Città. Una Città, Montelupone, colma di fascino e di preziosi saperi.
Montelupone: origini picene e romane
È datato 1926 il rinvenimento di una necropoli picena risalente al VI sec. a.C.
Da incorniciare invece in epoca romana il manufatto parallelepipedo, alto ben 7 metri, probabilmente parte di monumento funerario. Il monumento romano è situato lungo la biforcazione sinistra della "Strada delle Cervare", fra i confini di Montelupone, Macerata e Morrovalle, ed è perciò facilmente visibile e visitabile.
Gli scavi archeologici effettuati durante il Novecento, a Fonte Bagno, Contrada Acquare e nella frazione di San Firmano, confermano le origini picene e romane di Montelupone.
Stele romana di Montelupone. Resti di monumento funerario (Strada delle Cervare)
Reperti di epoca picena databili tra il 2000 e il 7000 a. C. (scavi archeologici di Montelupone)
Montelupone: dal Medioevo al Risorgimento
Una storia spesso anche difficile e fatta di guerra quella vissuta da Montelupone che, nel 408, subisce le violente invasioni di Visigoti, Vandali e Ostrogoti.
Profondo il legame con la Santa Sede. Nel 729 infatti l’intero territorio di Montelupone passa sotto il controllo della Chiesa, tramite il vescovo di Fermo.
Risale invece al pieno Medioevo, precisamente al 1150, il primo documento che attesta la presenza e la completa formazione del “Libero Comune di Montelupone”.
In epoca rinascimentale, poi, grandi personalità politiche come la famiglia Malatesta di Rimini nel 1407 e Francesco Sforza dal 1443, dominano il territorio comunale.
Ancora presente, nel ‘500 - ‘600, il potere pontificio che, nella figura di Papa Sisto V, include Montelupone nella appena nata Diocesi di Loreto.
Il Seicento e il Settecento sono poi i secoli in cui si afferma al governo dei comuni il “ceto nobile” della Marca. Il prevalere della casta nobile, nella quale la famiglia Tomassini occupa una posizione di rilievo, provoca profonde disuguaglianze sociali.
A caratterizzare la storia di Montelupone nel XVIII secolo sono però le numerose calamità naturali che si abbattono sulla Città:
- terremoti (1703, 1741, 1762 e 1781)
- gravi carestie (1763 e 1764)
- e grandinate
Nel 1799, con l’arrivo delle truppe francesi di Napoleone, il Comune dà asilo alla famiglia Leopardi, giunta dalla vicina Recanati.
Anche l'Ottocento è secolo di grande fermento per la cittadina, che sarà sede di uno dei primi focolai della nascente Carboneria, che raccoglie cittadini marchigiani e romagnoli in preparazione del primo moto rivoluzionario del Risorgimento Italico.