Montelupone, come pochi altri centri marchigiani, ha mantenuto intatto il suo Antico Aspetto Medioevale.

Conserva infatti intatte:

  • le mura castellane
  • le quattro porte d’ingresso al paese (che nei secoli passati venivano chiuse al tramonto e riaperte all'alba)
  • e l’originale pavimentazione in pietra.

Montelupone: la "piazza salotto"

La passeggiata nel centro storico della Città inizia proprio dal cuore di Montelupone: la stupenda "piazza-salotto", uno scorcio davvero grazioso, reso tale anche dalla caratteristica illuminazione in stile antico.

Sulla piazza si affaccia il Palazzetto del Podestà (o dei Priori) con la contigua Torre Civica.

Palazzetto del Podestà (o dei Priori)

Di grande valore architettonico, il Palazzetto del Podestà o dei Priori è il vero e proprio "biglietto da visita" di Montelupone.

Situato nella Piazza del Comune, rappresenta l'edificio più antico del paese.
La costruzione del palazzo risale al Trecento, mentre l'adiacente Torre Civica è del secolo successivo.

L’edificio ha forma rettangolare, palesando così l'influenza lombarda. In base a quanto è visibile in immagini risalenti a fine Ottocento, il Palazzo presentava un portico con cinque archi, due dei quali più alti degli altri tre. Delle cinque finestre (sopra alle quali erano evidenti gli archi ), solo due risultavano aperte, tra l'altro senza infissi.

Successive immagini evidenziavano ancora la difformità di due archi rispetto agli altri, ma le finestre aperte erano diventate tre e dotate di infissi.

Diversa l'attuale conformazione.
L'apparato a sporgere e la merlatura sono frutto di un restauro abbastanza recente.

Al primo piano del Palazzetto cinque archi di uguale altezza sui quali insistono cinque finestre con bifore di incerta autenticità. Le bifore ogivali affacciano dal salone principale del piano nobile, che custodisce un affresco del
Cinquecento raffigurante il Cristo crocifisso con San Nicola ed il popolo monteluponese, soggetto che interpreta in modo devozionale lo stile espressivo tipico della Controriforma.
Vi si trovano anche quattro affreschi di minori dimensioni, con soggetti religiosi, di autori presumibilmente locali.

La parte sottostante del Palazzetto appare invece del tutto originale, anche se le nove considerevoli cornici a scudo collocate tra le finestre e gli archi sono quasi raddoppiate rispetto alle cinque precedentemente esistenti. Probabilmente, questi erano gli spazi destinati ad alloggiare gli stemmi del podestà o dei maggiorenti cittadini e dovevano essere incrementati con l’inclusione di nuove famiglie all’interno del patriziato cittadino.